nasce il 21 marzo 1931 a Milano
muore il primo novembre 2009 a Milano
poetessa italiana
„Sono nata il ventuno a primavera… “
P. 17 Vuoto d´amore
Come recita un suo famoso verso, Alda Merini venne al mondo il ventuno a primavera. Più esattamente, la fenomenale poeta si affacciò alla vita il 21 marzo del 1931, nel quartiere Porta Genova di Milano. Sua madre veniva da una famiglia di insegnanti di Lodi, suo padre era figlio di un nobile conte e di una contadina e lavorava come dirigente alle Assicurazioni Generali. Da lui Alda imparò a leggere e scrivere. A cinque anni lui le regalò un dizionario e iniziò a spiegarle il significato di dieci parole al giorno, a otto lei lesse l’intera Divina Commedia rimanendo particolarmente affascinata dalle figure dell’Inferno. Sua madre, che aveva capelli neri e occhi verdi ed era straordinariamente bella, tanto che tutti gli uomini del quartiere la corteggiavano, si sforzava di essere una buona madre borghese all’altezza degli ideali fascisti.
Come membro del Touring Club il padre di Alda portò la figlia in giro per l’Italia intera. Le dischiuse i segreti della matematica e da amante della musica le insegnò tutte le opere che conosceva. Alda frequentò l’Istituto Tecnico Laura Solera Mantegazza. Suonava il pianoforte.
„Accarezzami musica, scorri su me come acqua d`argilla.” P.82 in Vuoto d`amore
Nel 1943 Milano fu bombardata dagli Inglesi e la famiglia Merini perse tutto. Alda aveva allora dodici anni. Il drammatico episodio fu da lei raccontato con queste parole:
„Poi la mia casa è stata distrutta dalle bombe. Noi eravamo sotto, nel rifugio, durante un coprifuoco; siamo tornati su e non c’era più niente, solo macerie. Ho aiutato mia madre a partorire mio fratello: avevo 12 anni. Un bel tradimento da parte dell’Inghilterra, perché noi eravamo tutti a tavola, chi faceva i compiti, chi mangiava, arrivano questi bombardieri, con il fiato pesante, e tutt’a un tratto, boom, la gente è impazzita. Abbiamo perso tutto. Siamo scappati sul primo carro bestiame che abbiamo trovato. Tutti ammassati.”
La famiglia Merini trovò accoglienza da una zia a Vercelli, dove rimase per tre anni. A guerra finita tornò a piedi a Milano e si stabilì in un monolocale.
„Ti ho perso lungo i solchi della vita, o mio unico amore.” p. 74 Vuoto d`amore
Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti furono i primi a credere nel talento della giovane scrittrice. Spagnoletti nel 1950 inserì due componimenti lirici dell’allora dicianovenne Alda, Luce e Il gobbo, nell’antologia Poesia italiana contemporanea 1909 - 1949, e nel 1953 scrisse la prefazione per la sua raccolta di poesie La presenza di Orfeo. Poesie di Alda Merini furono pubblicate anche nella rivista edita da Luciano Erba e Piero Chiara Quarta generazione, da cui poi prese il nome una corrente poetica. Nel 1951 su suggerimento di Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani alcune sue poesie entrarono a far parte del volume Poetesse del Novecento. Sia Giorgio Manganelli, che Alda conobbe a casa di Spagnoletti, che Salvatore Quasimodo furono suoi amanti.
Nel 1953 Alda tuttavia sposò il proprietario di una catena di panifici, Ettore Carniti, e diede presto alla luce due figlie: Emanuela nel 1955 e Flavia nel 1958.
Ettore era un uomo semplice, serio e laborioso, ma geloso e incapace di comprendere l’entusiasmo di Alda per la poesia e la cultura. Nonostante ciò Alda non abbandonò il suo sogno di diventare scrittrice, anche se la famiglia era molto povera e spesso pativa la fame.
“Sapete qual è la differenza tra il poeta e la poetessa? Il poeta torna a casa, si siede in poltrona e riposa. La poetessa torna a casa, si rimbocca le maniche e ricomincia a lavorare.”
Alda soffriva molto per le frequenti sbornie e il comportamento violento di suo marito, costantemente roso dalla gelosia, ma pensava di poterlo cambiare con il suo amore.
Un giorno, quando per l’ennesima volta Ettore era tornato a casa ubriaco e senza soldi, scoppiò un acceso litigio nel corso del quale Alda lo spinse contro una sedia ferendolo. A seguito di ciò le due figlie furono allontanate da casa e date in affido. Crebbero in istituti e in parte da parenti. Emanuela tornò poi dai genitori e si sposò nel 1970, all’età di 15 anni. A questo periodo risalgono i primi ricoveri di Alda Merini in reparti psichiatrici.
Ebbero così inizio gli anni bui: la poeta fu ripetutamente internata nella casa di cura psichiatrica „Paolo Pini“ a Milano e smise di scrivere.
„La poesia é la pelle bianca del poeta.“ in alla tua salute amore mio p. 17
Nel corso dei suoi brevi soggiorni a casa, accompagnati regolarmente da gravi depressioni, Alda Merini ebbe altre due gravidanze. Nel 1968 nacque la figlia Barbara e nel 1972 la figlia Simona. Anche loro furono allontanate da casa, come già le sorelle, e andarono in custodia a parenti e istituti.
Nel 1972 Alda Merini fu dimessa dall’ospedale psichiatrico, ma per svariati anni continuarono a verificarsi ricadute con conseguenti ricoveri. A partire dal 1979 tornò a vivere stabilmente in casa e ricominciò a scrivere; con versi portentosi e strazianti si mise a raccontare la sua tremenda esperienza manicomiale.
“Per me è stato un miracolo di Dio essere uscita viva da lì. Ho visto morire tanti ragazzi. Mi ha salvata mio marito che veniva a trovarmi, perché chi non aveva nessuno scompariva all’improvviso nel nulla”.
Nel 1981 Ettore Carniti morì a seguito di una grave malattia. Così Alda iniziò ad affrontare, sola, la sua nuova vita da scrittrice e artista. La difficile situazione finanziaria e la sua condizione psciologica ancora precaria la spinsero a dare in affitto una camera del suo appartamento. Divenne amica del poeta e medico Michele Pierri, che ammirava profondamente le doti artistiche di Alda. I due si avvicinarono molto, sebbene lui avesse 30 anni più di lei e vivesse in Puglia. Nel 1983 si sposarono e Alda Merini si trasferì a Taranto. Vi rimase per quattro anni, finché i figli di Pierri presero a pretesto un episodio depressivo per allontanarla dal marito. Alda fu nuovamente ricoverata in manicomio, stavolta a Taranto.
„La luna s´apre nei giardini del manicomio,
qualche malato sospira,
mano nella tasca nuda.” P. 109 Vuoto d`amore
Alda Merini tornò definitivamente a Milano nel 1986, sulle rive dei suoi amati Navigli, dove riallacciò le sue vecchie amicizie e riiniziò a scrivere, In questi anni giunsero i suoi primi grandi successi: i suoi libri venivano finalmente pubblicati, fioccavano gli inviti a manifestazioni letterarie, arrivavano i riconoscimenti della critica. Alda vinse diversi premi letterari e fu persino insignita della laurea honoris causa dell’Università di Messina. I marosi della sua vita si erano un po’ placati e anche la situazione economica era migliorata, ma Alda non cambiò stile di vita. Continuò a vivere come una sfollata nel suo appartamento in Via Ripa di Porta Ticinese 47, attorniata dagli innumerevoli oggetti che amava collezionare, vecchie macchine da scrivere, libri, quadri, fotografie. Usava le pareti della casa come block notes, spegneva le sigarette sul pavimento. Casa Merini divenne il punto d’incontro prediletto per vagabondi, squattrinati e artisti. Quando vinse il Premio Montale-Guggenheim, la cui dotazione era ingente, lasciò il suo rifugio e andò a vivere all’Hotel Certosa finché i soldi non furono finiti.
“Io ero un uccello
dal bianco ventre gentile,
qualcuno mi ha tagliato la gola
per riderci sopra,
non so.”
P. 100 vuoto d´amore
Alda Merini morì il 1. Novembre 2009 per un tumore all’ospedale San Paolo di Milano. Continuò fino alla fine a ignorare i suggerimenti dei medici e a fumare senza tregua.
Le sue esequie ebbero luogo il 4 novembre nel Duomo di Milano. Fu un funerale di Stato. Giace sepolta nel Cimitero Monumentale accanto a Salvatore Quasimodo e Alessandro Manzoni.
„Io la vita l’ho goduta tutta, a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomi Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno…. per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara.”
Alda Merini in un’intervista del 1994.
Premi e riconoscimenti
1993 Premio Librex-Guggenheim “Eugenio Montale” per la poesia
1995 Premio Latina
1996 finalista del Premio Rapallo per La pazza della porta accanto
1996 Premio Viareggio
1996 candidatura da parte della Académie française per il Premio Nobel per la letteratura
1997 Premio Procida-Elsa Morante
1999 Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il settore Poesia
2002 viene insignita dell’onoroficenza al merito di Commendatore della Repubblica Italiana
2002 Premio Dessì di poesia per Magnificat. Un incontro con Maria.
Link in rete
http://de.wikipedia.org/wiki/Alda_Merini (stato: 26.01.13)
www.aldamerini.it (stato: 26.01.13)
Author: Ingrid Windisch
Opere (selezione)
Poesie e pensieri
Merini, Alda (1953): La presenza di Orfeo. Milano. Schwarz. (WorldCat)
Merini, Alda (1955): Nozze romane. Milano. Schwarz. (WorldCat)
Merini, Alda (1955): Paura di Dio. Milano. All'insegna del pesce d'oro. (WorldCat)
Merini, Alda (1962): Tu sei Pietro. Anno 1961. Milano. All'insegna del pesce d'oro. (WorldCat)
Merini, Alda (1984): La terra santa e altre poesie. Manduria. Lacaita. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1988): Testamento. 3. ed. Milano. Crocetti. 2002 (Aryballos, 13) ISBN 88-8306-089-X. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1991): Vuoto d'amore. Torino. Einaudi. ISBN 978-88-06-12229-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1993): La palude di Manganelli o Il monarca del re. 5. ed. accresaciuta. Milano. La Vita Felice. 2003 (Labirinti, 2) ISBN 88-86314-02-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1993): La presenza di Orfeo. La presenza di Orfeo, Paura di Dio, Nozze romane, Tu sei pietro : 1953-1962. 4. ed. Milano. Libri Scheiwiller. 2003 (Poesia, n. 50) ISBN 88-7644-194-8. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1994): Ipotenusa d'amore. 9. ed. Milano. La Vita Felice. 2006 (Labirinti, 4) ISBN 88-86314-00-0. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1995): Ballate non pagate. 18. Aufl. Torino. Einaudi. 2011 (Collezione di poesia, 252) ISBN 978-88-06-13730-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1995): Sogno e poesia. 4. ed. Milano. Carte d'artista; La Vita Felice. 2008 (Labirinti, 28) ISBN 88-86314-97-3. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1998): Fiore di poesia. 1951 - 1997. Torino. Einaudi. (Einaudi tascabili Poesia, 519) ISBN 88-06-14288-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2000): Superba è la notte. 12. rist. Torino. Einaudi. 2009 (Collezione di poesia, 286) ISBN 978-88-06-14547-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2001): Corpo d'amore. Un incontro con Gesù. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 88-7684-664-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2002): Magnificat. Un incontro con Maria. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 88-7684-693-X. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2003): Aforismi e magie. Milano. Bur contemporanea; Rizzoli. 2013 (BUR. Contemporanea) ISBN 978-88-17-07045-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2003): Dés Cartes. (Descartes). Piacenza. Vicolo del pavone. ISBN 88-7503-012-X. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2003): La carne degli angeli. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 88-7684-738-3. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2003): Maledizioni d'amore. 2. ed. Acquaviva delle Fonti. Acquaviva. ISBN 88-88722-14-9. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2003): Più bella della poesia è stata la mia vita. Torino. Einaudi. (Einaudi tascabili, 1081 Stile libero) ISBN 88-06-16505-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2004): Clinica dell'abbandono. 6. rist. Torino. Einaudi. 2007 (Collezione di poesia, 329) ISBN 978-88-06-14749-5. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2004): Folle, folle, folle di amore per te. Poesie per giovani innamorati. 4. rist. Milano. Salani. ISBN 978-88-8451-129-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2004): Poema della croce. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 88-7684-820-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2006): Cantico dei Vangeli. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mondadori) ISBN 88-7684-911-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2006): Un'anima indocile. Parole e poesie. 5. ed. Milano. La Vita Felice; Vita felice. (Labirinti, 12) ISBN 88-86314-48-5. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2008): Mistica d'amore. Milano. Sperling & Kupfer; Pickwick. 2013 (Pickwick) ISBN 978-88-6836-096-2. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2009): Padre mio. Milano. Frassinelli. ISBN 978-88-88320-29-8. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2010): Elettroshock. Parole, poesie, racconti, aforismi, foto. Viterbo. Stampa Alternativa. (Fiabesca, 102) ISBN 978-88-6222-118-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2010): Eternamente vivo. Mit DVD. Milano. Frassinelli. (Collana Poesie, 18) ISBN 978-88-200-4928-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda; Grittini, Giuliano: Le poesie di Alda Merini. Milano. La Vita Felice. ISBN 978-88-86314-88-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
PROSA, LETTERE E AUTOBIOGRAFICO
Merini, Alda (1986): L'altra verità. Diario di una diversa. Milano. Libri Scheiwiller. (Prosa, no. 2) ISBN 88-7644-036-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1989): Delirio amoroso. Genova. Il Melangolo. (Opuscula, 30) ISBN 88-7018-100-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1990): Il tormento delle figure. Genova. Il Melangolo. (Nugae, 6) ISBN 88-7018-119-7. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1994): Lettera ai figli. 12. Aufl. Faloppio. LietoColle. 2002. ISBN 88-7848-047-9. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1995): La pazza della porta accanto. 16. ed. Milano. Bompiani. 2014 (Romanzi e racconti, 375) ISBN 978-88-452-5116-0. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1996): La vita facile. Sillabario. Milano. Bompiani. (Tascabili bompiani, 499) ISBN 88-452-5010-5. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1998): Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi. Milano. Rizzoli. (Piccola biblioteca La scala) ISBN 88-17-66079-5. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (1999): Il ladro Giuseppe. Racconti dagli anni Sessanta. 2. ed. Milano. Libri Scheiwiller. 2003 (Prosa, 64) ISBN 88-7644-259-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2005): Figli e poesie. Lettera d'auguri all'Ambrosiana e a Monsignor Ravasi. Acquaviva delle Fonti (Ba). Acquaviva. ISBN 88-7877-025-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2005): Lettera a Maurizio Costanzo. 8. ed. Faloppio. LietoColle. ISBN 88-7848-042-8. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2005): Uomini miei. Brandelli di un'autobiografia sentimentale. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 88-7684-862-2. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2007): Alda Merini. Colpe di immagini ; vita di un poetanelle nelle fotografie di Giuliano Grittini. 1. ed. Milano. Rizzoli. ISBN 978-88-17-86837-2. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2007): Francesco. Canto di una creatura. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 978-88-7684-983-1. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda (2007): Quasimodo. Racconto. Acquaviva delle Fonti. Acquaviva. ISBN 88-7877-102-3.
Merini, Alda (2008): Lettere al dottor G. Milano. Frassinelli. (I libri di Arnoldo Mosca Mondadori) ISBN 978-88-88320-02-1. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda; Veroli, Luisella (1994): Reato di vita. Autobiografia e poesia. Milano. Melusine. ISBN 88-86314-99-X. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
ULTERIORE LETTURA
Alunni, Roberta (2008): Alda Merini. L'io in scena. Firenze. Società Editrice Fiorentina. (Monografie, 1) ISBN 978-88-6032-089-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Bonassina, Maurizio; Grittini, Giuliano (2013): Cara Alda. Ricordo di Alda Merini tra testi e immagini. Milano. La Vita Felice. ISBN 978-88-7799-548-3. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Colonnello, Aldo (2014): Alda Merini. La poetessa dei Navigli. Milano. Meravigli. ISBN 978-88-7955-334-6. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Merini, Alda; Mastrosimone, Stefano (2010): Una specie di follia. Conversazioni con Alda Merini. Reggio Emilia. Aliberti. ISBN 978-88-7424-699-1. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Pellegrini, Franca (2006): La tempesta originale. La vita di Alda Merini in poesia. Firenze. F. Cesati; Cesati. (Strumenti di letteratura italiana, 16) ISBN 88-7667-215-X. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Redivo, Riccardo (2009): Alda Merini. Dall'orfismo alla canzone. Il percorso poetico (1947-2009). Trieste. Asterios. ISBN 978-88-95146-32-4. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
Vèroli, Luisella (2011): Alda Merini. Ridevamo come matte. Milano. Melusine. ISBN 978-88-7799-351-9. (Amazon | Eurobuch | WorldCat)
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